sabato 11 settembre 2010

IL LAGO TRASIMENO E IL "BAMBINO DEL NUOVO SPAZIO"


Creativo resoconto del pellegrinaggio di contatto e guarigione con lo spazio del Trasimeno, accompagnato con Genji Colombo nel settembre 2009.

di SALVATORE CALI'

Con l'espressione "Bambino del Nuovo Spazio" intendo definire le nuove qualità dello spazio vitale terrestre, sia animiche che energetiche, che negli ultimi tempi sempre più si affacciano alla superficie della Terra. Il tempio di paesaggio che si evolve intorno al lago Trasimeno ci ha donato la possibilità di sperimentare queste qualità, che hanno il sapore del nuovo, di qualcosa che sta pian piano palesandosi alla nostra coscienza, come un "nuovo linguaggio di parole invisibili".

"Trasimeno-Bolsena" Cuore Creativo d'Italia


Tra il Lago di Bolsena e il Lago Trasimeno pulsa un vasto campo energetico che potremmo chiamare il Cuore Creativo d’Italia, culla del nuovo spazio.
Dallo spazio dell’Eternità, con un processo simile al battito del cuore, le qualità cosmiche (maschili-yang) vengono incanalate nel Lago Trasimeno per “incontrarsi” con le qualità creative e generative (femminili-yin) provenienti dalla profondità della Terra. Questa sacra unione trova espressione, nel Paesaggio Sacro del Lago di Bolsena, che diffonde qualità generative e rivitalizzanti nell’organismo Italia.

Genji cultrice dell’antica arte del raccontare fiabe di magia, ci ha invitato ad aprire e sintonizzare i nostri cuori allo spazio animico del Trasimeno con una bellissima fiaba tratta dalla tradizione Umbra. In questo orizzonte d’approccio, la fiaba di magia si unisce spontaneamente all’intenzione della nuova arte geomantica di entrare in comunicazione con i regni elementari, che sostengono la dimensione emotivo-archetipica del paesaggio. Essi sono i naturali alleati nella creazione della futura ecologia, che richiede alla coscienza umana di ampliare la propria vibrazione sino alla consapevolezza che Umanità e Pianeta Terra sono imbarcati in un’unica avventura.


Il Trasimeno è un lago di origine tettonica, - contrariamente al Bolsena che è di origine vulcanica e sorgivo -, ha tre bellissime isole, la Maggiore, la Minore e la Polvese. Narra la leggenda che una ninfa Agilla, innamoratosi di Trasimeno figlio del dio Tirreno, e dispiaciuta dall’amore deluso pianse tante lacrime da formare un lago dalla forma di Cuore.
Tuttora questa memoria, vibra nel campo energetico del Trasimeno, dove le forze celesti sono invitate a rinnovare costantemente la loro unione con le forze della Terra. Seppure se, nell’arco dei secoli, sanguinose battaglie come quelle puniche prima e della seconda guerra mondiale dopo, o sconsiderate azioni di bonifica e tentativi di prosciugamento, hanno considerevolmente disturbato il tessuto vital-energetico e animico del lago.


Il nostro pellegrinaggio ha avuto inizio dal Lago di Chiusi, che incuneato tra la Toscana e l’Umbria funge come da “chiusa”, da regolatore del flusso energetico che dal sacro monte  dell’Amiata si incanala verso il Trasimeno. Con la forza dell'immaginazione focalizzata di gruppo, abbiamo sostenuto la sua funzione, mantenendo in equilibrio, su una sfera galleggiante sulle acque del lago, il sacro Bambino. Ancorato a tale spazio energetico si è potuto percepire un luminoso Deva che maternamente tiene in braccio il “Bambino del Nuovo Spazio”.


La cittadina di Castiglione del Lago  ha per "patrona" Santa Maria Maddalena,  dalla spiaggia ai piedi del Duomo a Lei dedicato si incanalano flussi enegetici, dove forze creative spirituali si incontrano con le forze creative della Terra nell’eterna danza dalla Vita.


Più a nord troviamo Punta Macerone che come una spada penetra il lago, spazio adombrato dalla memoria delle guerre puniche contro i Romani, dove, tramite delle azioni creative e immaginative, si è tentato di ristabilire il normale flusso energetico, che da un braccio degli Appennini, si immette nel Trasimeno.


 


Proseguendo verso est incontriamo nei pressi di Passignano Santa Maria dell’Ulivo luogo di forze dalle qualità vitali solari,  che lì trovano manifestazione. Nell'apparente immobilità dell'attesa che sembra esprimere il suo spazio energetico, abbiamo contattato le sue qualità archetipiche per riportarle,  come tesoro interiore, alla coscienza dello spazio vitale del Trasimeno.
Continuando a percorrere il perimetro del lago verso sud incontriamo il paesino di Monte del Lago, dove nella quiete di una piccola baia, il gruppo ha dichiarato il proprio amore, nella forma creativa della poesia, alla dimensione animica del Trasimeno.
Spazio d'Amor
Pulsante in cinguettio d'uccelli
Volo d'Anima
Contemplo e sono Bellezza Generante

Nell’area naturalistica protetta dell’Isola Polvese, siamo stati accolti dai paradisiaci effluvi di una “isola di Luce” uno spazio di pura bellezza, pronto ad abbracciare e nutrire i germogli del Nuovo Spazio, che sempre più, si manifesta.
Nel linguaggio della poetica dello spazio possiamo definire con isole di luce quelle qualità dello spazio che affiorano in superficie dalle profondità terrestri, come frammenti olografici del "Paradiso Originale", con il compito di fare da accelleratori ai processi di mutazione in atto, che stanno portando alla nascita di una nuova ecosfera.


Chiesa di S. Michele Arcangelo
Per ultimo, il luogo che più ha richiesto le nostre amorevoli cure è stato l’isola di San Francesco; l’Isola Maggiore. All’apparente armonia, si contrapponeva la spiacevole sensazione di una depressione nel tessuto vitale dell’isola. La Vita sembrava ritirasi per rigenerarsi in una nuova nascita. Per sostenere questo processo, il gruppo dividendosi, ha eseguito un canto armonico sincronico in tre diversi punti significativi dell’isola (focalizzati nella chiesa di S. Francesco, di S. Salvatore e di S. Michele Arcangelo), donando così all’isola il “seme della rinascita”.


adattamento dall'articolo scritto per la rivista di geomanzia tedesca "Hagia Chora",
si ringraziano per le foto del workshop e delle vedute del lago Dagmar  Trinks e Cristina Catena,






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